Si tratta di una delle domande più in voga tra i tennisti e tra gli appassionati, e allo stesso tempo una di quelle dalle risposta meno scontata. Qual’è il prezzo giusto per una lezione privata di tennis? In questo articolo abbiamo volutamente utilizzato l’aggettivo “giusto” anzichè “medio”: infatti già dall’analisi del prezzo medio di una lezione individuale capiamo la molteplicità dei fattori alla base di una risposta corretta. Ci sono talmente tante variabili da rendere impossibile una risposta unitaria: ecco le principali…
– FATTORI GEOGRAFICI. Il prezzo di una lezione privata varia a seconda della collocazione geografica del circolo. In media una lezione in un circolo del Nord Italia costa più che una lezione di un circolo del Sud Italia, ma questa conclusione rischia di essere troppo semplificativa. Il prezzo è sempre conseguenza delle leggi di mercato, così come del rapporto tra domanda e offerta. In un circolo prestigioso, con molti servizi accessori e con maestri “di grido” certamente una lezione costerà maggiormente che in un circolo piccolo, senza tradizione e con scarsi servizi accessori per i propri frequentatori. Allo stesso modo la presenza di circoli vicini influenzerà l’offerta e il prezzo di una lezione: essere molti discostanti dai prezzi offerti da un circolo limitrofo rischia di porvi “fuori mercato” e di essere poco competitivi agli occhi dei vostri fruitori.
– SPESE FISSE. All’interno del prezzo di una lezione andrà calcolato il costo dell’affitto del campo e di eventuali utenze come luce e riscaldamento. Una lezione su un campo in terra rossa in una mattina d’estate costerà certamente meno di una lezione effettuata dopo cena d’inverno su un campo riscaldato e illuminato. Sul prezzo dunque incide il trattamento economico riservato dal circolo ai propri insegnanti: se ci saranno delle convenzioni sull’affitto dei campi per le lezioni anche l’insegnante sarà in grado di offrire un prezzo più basso, altrimenti il prezzo sarà necessariamente superiore.
– CURRICULUM DEL MAESTRO. Non si può negare che il curriculum vitae del maestro, un suo passato tra i professionisti, una classifica individuale passata o attuale importante, il suo titolo di istruttore conseguito (maestro nazionale anzichè istruttore di primo o di secondo livello) siano elementi fondamentali per la definizione del prezzo di una lezione privata. Un ex 200 del mondo sicuramente avrà una parcella più cara di un istruttore alle prime armi o senza una classifica individuale di riguardo. Giusto o sbagliato? Non è detto che il curriculum vitae di un insegnante sia direttamente proporzionale alla sua bravura o alla bontà di una lezione, ma il principio è logico e giusto ed è alla base di qualsiasi legge di mercato (più un professionista è “titolato” e preparato, maggiore sarà il suo onorario).
– FATTORI FISCALI. Qui si apre un argomento assai dibattuto e delicato. Se l’insegnante rilascia una ricevuta fiscale il prezzo sarà necessariamente più alto di una lezione “senza corrispettivi”. Ad oggi la parte delle lezioni private è spesso priva di ogni regolamentazione di carattere fiscale. La nascita di una categoria professionale di insegnanti con relativo albo professionale, tanto auspicata durante l’emergenza legata al covid-19, dovrà affrontare questa problematica, per la tutela stessa degli insegnanti, dei circoli tennis e dei clienti.
Alla fine di questa analisi ci accorgiamo che non esiste un “prezzo giusto” per le lezioni private di tennis, dal momento che ci sono troppi fattori in ballo. Ad oggi una lezione di tennis può costare dalle 50/60 euro l’ora (con un maestro famoso in un circolo prestigioso) alle 15 euro l’ora (con un insegnante giovane in un circolo piccolo). Al netto di tutte queste variabili, si può dire che il prezzo medio di una lezione privata varia, nella maggioranza dei circoli, dalle 25 alle 35 euro l’ora campo compreso, e da questo range si può partire per tutte le valutazioni del caso. Prezzi al di sopra di questo range sono destinati evidentemente ad un pubblico di nicchia. Prezzi al di sotto di questo range non rendono merito alla professionalità dell’insegnante e, a nostro parere, sono un boomerang negativo per la categoria stessa.
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