Nella conferenza stampa appena terminata il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato le novità in vigore a partire da lunedì 18 maggio per la cosiddetta “Fase 2”, che saranno ufficializzate nel prossimo Decreto Ministeriale.
Purtroppo arrivano altre brutte notizie per il mondo del tennis, che confidava di ripartire già da lunedì prossimo: i centri sportivi dovranno ancora rimanere chiusi fino al 25 maggio. Moltissime attività commerciali riapriranno tra due giorni, tra cui bar, ristoranti, estetisti, parrucchieri e negozi di abbigliamento: anche gli sport di squadra professionistici saranno autorizzati a ripartire. Niente da fare invece per i circoli tennis e per i centri sportivi, parificati alle palestre, che potranno ricominciare le proprie attività soltanto a partire da lunedì 25 maggio.
Il mondo del tennis è al centro di una situazione assolutamente paradossale. Già da una settimana nove Regioni e diversi Comuni, attraverso delle ordinanze di Governatori e Sindaci, hanno decretato la riapertura dei circoli tennis: mentre quasi la metà dei circoli italiani sta lavorando da giorni, sebbene con le dovute precauzioni legate al rispetto delle norme igienico-sanitarie, migliaia di circoli tennis saranno costretti a rimanere chiusi per altri dieci giorni. Un paradosso analizzando pure il settore dello sport nella sua interezza: mentre alcuni sport di squadra dove è previsto contatto fisico (come il calcio) potranno ripartire, il tennis, considerata la disciplina sportiva più sicura a livello di diffusione del virus, non potrà ancora ufficialmente riprendere.
Vedremo se nei prossimi giorni verranno emanate nuove ordinanze regionali o comunali che andranno contro quanto dichiarato stasera dal presidente del Consiglio.
Se avete perso tempo per andare a votare questa gente, la prossima vota fare come me, state a casa
Guarda che è proprio quello in cui sperano!!
Cose da pazzi fare giocare al calcio e non al tennis e mettere sullo stesso piano i circoli sportivi con le palestre che sono luoghi al chiuso.
Solo il fatto che “tennisticamente” l’Italia sia spaccata in due con Regioni “operative” (vedi la Lombardia!)ed altre no, la dice lunga….mi chiedo perché non ci sia telegiornale nel quale non si parli di calcio, delle pressioni al governo da parte della Federcalcio, e mai e poi mai del nostro sport: dov’è la Fit?!!
Senza dimenticare che anche i circoli sono aziende,talvolta di discrete dimensioni, e in molti casi, visto l’evolversi della situazione, dal futuro molto, molto incerto…
Siamo nelle mani di una masnada di pressapochisti, a dir bene. Personalmente ho scritto due volte a quella nullità di ministro, proprio per rimarcare la discriminazione che si viene a creare, tra chi può e chi non può giocare. Eppoi ancora l’ ignoranza di VIETARE un attività fisica che si svolge all’ aria aperta , senza contatti, praticamente con rischio zero. Però in tutto ciò la FIT ed il suo grande presidente che fanno??? Un disinteressato pisolino?? E se nel mio piccolo non Pacassi più la quota federale??? Come la vede caro Binaghi.
Tutto questo dovrebbe far capire una volta per tutte che il tennis è in mano ad una cricca di burocrati capeggiata da uno squallido figuro…interessati soprattutto ad introiti derivanti dal tesseramento (obbligatorio) e dagli IBI…poco importa la parte sportiva e terapeutica della suddetta pratica sportiva. Propongo di colpirli in ciò che hanno più a cuore…il portafoglio che ne pensate?
Penso proprio che sarebbe quanto di più doloroso il nostro ‘presidente’ potrebbe subire…ha brillato per la sua assenza, come anche la pletora di passacarte inutili dai quali è circondato.