Tra le varie novità di marketing annunciate in questi anni, la Federazione Italiana Tennis lancia un’altra iniziativa destinata certamente a far discutere. Nasce infatti la “tessera FIT estiva”: una tessera, dal costo di 4 euro, che permette una partecipazione mordi e fuggi, della durata massima di 30 giorni dal 14 giugno al 14 agosto, per le discipline di tennis, beach-tennis e padel. I tesserati “stagionali” potranno usufruire di un vero e proprio tesseramento non agonistico della durata di un mese, che consentirà non solo di scendere in campo per sedute di gioco e allenamento, ma anche di partecipare a tornei del circuito FIT-TPRA.
Come giudicare questa nuova iniziativa promossa dalla FIT? Tralasciando il fattore economico (marginale se si considera una singola tessera, ma potenzialmente interessante sui grandi numeri), è evidente che la tessera estiva si pone all’interno di una strategia di marketing molto aggressiva che la federazione sta mettendo in atto da diversi anni. Una strategia che ha portato ad inglobare fette sempre più ampie di mercato. Come dimostra la nascita del circuito FIT-TPRA e la sua enorme promozione al livello nazionale, l’interesse per il padel o l’avvento della tessera gold. Con la tessera estiva la Federazione va a puntare una fetta di pubblico fino a questo momento “vacante”, quella dei vacanzieri e dei saltuari, che prendono in mano una racchetta poche volte l’anno durante la stagione estiva: adesso anche questi appassionati, fino ad oggi “liberi” di giocare senza vincoli, dovranno conformarsi alle norme federali anche per prenotare un campo dopo la spiaggia, per puro divertimento.
0 Commenti