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E’ delirio collettivo sui giornali e sui portali di informazione: gli sport individuali non riaprono il 4 maggio!

Dopo le parole nella conferenza stampa di ieri sera del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte stiamo assistendo ad un vero e proprio delirio collettivo sulle principali testate nazionali, sportive e non solo. Attraverso titoloni roboanti tutti annunciano la riapertura degli sport individuali dal 4 maggio, in occasione dell’inizio della Fase 2: ecco alcuni esempi di articoli usciti oggi (riportiamo qui soltanto alcune testate, l’elenco sarebbe molto più lungo):

“Sport individuali al via dal 4 maggio” (Il Tirreno)
“Conte, allenamento sport individuali dal 4 maggio” (La Gazzetta dello Sport)
“Lo sport riparte dal 4 maggio: prima le discipline individuali” (Federtennis.it)
“Dal 4 maggio ok sport individuale” (Rai News)
“Spadafora: via a sport individuali, per il calcio vedremo” (Ansa)

Questo modo di fare informazione è forviante e limitato: gli sport individuali non ripartiranno il 4 maggio! Tutto nasce dalle parole di Conte in conferenza stampa. Il Presidente del Consiglio, dovendo affrontare tanti argomenti in poco tempo, ha espresso in diretta il concetto in maniera semplicistica: tuttavia basta leggere la bozza del decreto, pubblicato da tutti i giornali, per capire come stanno veramente le cose. Ovvero che riprenderanno a propria attività soltanto gli atleti professionisti e non professionisti di interesse nazionale indicati dal CONI e dalle Federazioni: per quanto riguarda il tennis, si tratta di 160 atleti di spicco, che potranno ricominciare ad allenarsi, contro centinaia di migliaia di giocatori agonisti, amatori, tecnici, appassionati che non potranno ancora farlo. Da qui ad affermare a gran voce che “riaprono gli sport individuali” ce ne passa…
Trasmettere un messaggio del genere in maniera superficiale è profondamente sbagliato e genera confusione: basta infatti scorrere molti di questi articoli per capire come il titolo non corrisponda per niente alla verità dei fatti. Se poi scaviamo ancora più a fondo, scopriamo che i famigerati 160 tennisti di interesse nazionale avevano già avuto l’ok per gli allenamenti nella prima fase del lockdown, dal 10 al 25 marzo, per poi vedersi annullato tale “privilegio” successivamente: seguendo la stessa logica, anche allora i giornali avrebbero dovuto titolare che il tennis era aperto al pubblico, ma giustamente non è accaduto!
Stupisce come tanti media autorevoli siano scivolati in maniera banale su un argomento che avrebbe meritato più attenzione e rispetto. Dal basso della nostra piccolissima posizione di portale locale e settoriale, siamo felici di aver trattato con oggettività anche nei giorni precedenti, quando in molti gridavano all’apertura indistinta, una materia che ci sta tanto a cuore…

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